i tombesi in the world

the tombesi's family

 

I_tombesi_curiosita'

 

I Tombesi gemelli

 

Tombesi Luigi e Tombesi Pietro, nati da Giuseppe e Bentivoglio Violante (mia trisnonna), erano fratelli gemelli, entrambi nati l'8 luglio 1859.
Luigi, intorno al 1880, emigrò in Brasile ed ebbe ben nove figli, di cui sei maschi, creando una sua stirpe.  E' curioso notare, tra i nomi dati ai figli maschi, quello di Garibaldi e di Cavour, segno evidente dell'attaccamento alla terra d'origine di Luigi, ma anche della probabile notorietà in quella nazione dell'eroe dei due mondi e del conte piemontese.
Pietro, invece, ebbe poca fortuna. Sposò Messi Rosa da cui ebbe due figli, Laura e Rinaldo, ma sia questi che la moglie morirono tutti di tubercolosi nel primo semestre del 1903.  Ma il Tombesi non si perse d'animo. Superata la morte della moglie che avvenne il 16 giugno 1903, appena tre mesi dopo, il 19 settembre 1903, sposò un'altra Messi, tale  Maria (non parente della precedente secondo Ionni Nello), da cui ebbe tre figli: Rinaldo e Fiorina, emigrati nel 1936 in Argentina e Santa spostata con Ionni Renato, morta a 97 anni nel 2008, che ebbi il piacere di conoscere nel 1984, quando mi raccontò molti aneddoti sulla nostra famiglia.
 
I

< 1740

II

1740 - 1770

III
 
1770 -1800
IV
 
1800-1830
V
 
1830 -1860
VI
 
1860 -1900
VII
 
1900 -1940
VIII
 
1940 -1970
IX
 
1970 -2000
X
 
> 2000
  PIETRO LUIGI GIUSEPPE LUIGI -> BRASILE   
 
 
PIETRO RINALDO -> ARGENTINA     
   
DOMENICO
DOMENICA
LUIGI
FERRUCCI
ROSA
ANTONIO
ROMOLI
ANNUNZIATA
MARINO
BARABOGLIA
MARGHERITA
UMBERTO
MONTEVERDE
GIULIA
ELIA
PALMIERI
LUCIANO
PALMIERI Roberta
 
PALMIERI Stefania  
ARMANDO
GIUSTOZZI ILDA
ALDO
 
 
MARIA   
ELIO   
MARIA PIA   
Altri Tombesi sono stati prolifici di figli gemelli. Nella stirpe di Marino e Baraboglia Margherita la nipote  Elia ha avuto due gemelli: Roberta e Stefania, mentre il figlio Armando, coniugato con Giustozzi Ilda ne ha avuti due Aldo e Maria, subito morti e, successivamente, altri  due Elio e Maria Pia.
Stefano Tombesi, amministratore del sito

 

 

 
Da una testimonianza di Ionni Nello, figlio di Santa Tombesi
 
02.02.2009 - Si narra che Tombesi Giuseppe (1820/1880), nonno di Tombesi Santa, all'epoca ebbe la bontà di destinare una cospicua somma di denaro a beneficio dei suoi nipoti, nati e nascituri. Tant'è che la Santa Tombesi ne beneficò al compimento della maggiore età, cioè verso il 1932.

 

 

Altre curiosità...

 

Ci chiediamo: ma... l'istruzione allunga la vita?

 
TOMBESI Angela
analfabeta
figlia di Pietro e PESALLACCIA Teresa
n.  11.01.1847 a Corridonia
m. 25.01.1953
con. DEL BRUTTO Giuseppe
La signora Angela, analfabeta, è vissuta ben 106 anni.
 
Complimenti!

La mortalità infantile

 
TOMBESI Pietro
figlio di Pacifico e ANGELETTI Rosa
n. 14/05/1841
m. 26/11/1926
con. GRISTICCHIA Annunziata                     
n. 13/02/1846
m. 08/04/1909
 
ebbero 8 figli,
 
di cui 6 morirono poco dopo nati

 

 

 

Sante Branciari è stato consigliere al comune di Macerata. Si narra che un giorno di Marzo, mentre era sopra una pianta intento alla potatura, al suonare delle campane della torre di piazza che convocavano il Consiglio Comunale per la quinta volta in pochi giorni, lo stesso, stizzito, lanciò il falcione per terra esclamando verso gli altri: "vedi che vurdì capì?" (nel senso di: vedi cosa mi tocca fare perché sono una persona istruita?). Recatosi in Consiglio Comunale, si doveva discutere, per l'ennesima volta, di un caso dubbio: la presunta uccisione di un lupo, che qualcuno, però, sosteneva essere un cane. Il Sante, avendo incombenze più pressanti che l'aspettavano nei campi, tagliò a corto la questione e se ne uscì con la salomonica frase: -se non è un lupu sarà un ca'-. Dal ché i Branciari vennero appellati: Brancià? se non sei un lupu sarai un ca'!
Si dice anche che Sante, unitamente ai suoi due fratelli, fossero uomini fondamentalmente buoni, ma molto severi e gran picchiatori. Quando uno di questi che faceva l'amore (era fidanzato) dietro le Vergini, nel tornare a casa subiva continui scherni da altri, una notte intervennero i fratelli e volarono botte da orbi, per i malcapitati.
Fonte: Branciari Fernando - fioraio - Macerata
 
I Branciari, prima di abitare nell'ultima casa a sinistra lungo la via Cincinelli che da Corneto porta alla Carrareccia, abitavano nel palazzo dietro la chiesa delle Vergini (lu palazzu), oggi restaurato.
Fonte: Palmieri Florinda, nuora di Branciari Enrica

 

 
TOMBESI Rinaldo
figlio di Pietro e Messi Maria venne al mondo il 7 maggio 1905.
Al successivo battesimo, avvenuto l'11 maggio, padrini furono Agostino Tombesi di Giovanni (fratello di Pietro) e Pianesi Virginia.
 
 
 
Agostino allora 21enne, era suo cugino, ma anche mio nonno. Segno evidente che le due famiglie, ancorché residenti una alla Pace, l'altra alle Vergini avessero buoni rapporti e si frequentassero.
 
Pietro aveva avuto già due figli, morti precocemente, di cui uno portava lo stesso nome, Rinaldo, morto di vaiolo il 2o gennaio 1903.
 
Pianesi Virginia, la madrina, probabilmente aveva una parentela con Pianesi Vincenzo, marito di Tombesi Angela Maria, zia di Rinaldo.
Tombesi Agostino

 

Tombesi Oreste

Coniugato con Foglia Terzilia era "parcheggiato" in fondo al sinottico B2 tra i non abbinati. Dall'esame dei documenti raccolti nella parrocchia di S.M. Del Monte è risultato essere figlio di Sante e Gironella Virginia. Restituendogli la dovuta dignità, è stato spostato al sinottico B1. Inoltre la moglie non si chiamava Ersilia, come risulta dai registri anagrafici, bensì Tersilia.

 
 
 
note: die 28 septembris 1930 in hac paroccia nupsit Tersilia Foglia fil. Caruli

 

Tombesi Benedetto coniugato con Svampa Maria Iolanda risulta essere figlio di Luigi da una una visura catastale tratta dall'Archivio di Stato di Macerata, possedendo in Villa di Potenza, seminativo vitato, scudi 18, baiocchi 68, tavole o, cmi 08.

In un primo tempo ho pensato si trattasse di un figlio di quel Luigi nato il 29/02/1784, capostipite del sinottico A1, da cui discende anche la mia famiglia. Ma c'erano alcune considerazioni che non trovavano adeguata giustificazione:

  1. la prima era che lo stesso Benedetto non compariva nello stato d'anime, lo stato di famiglia, di quel Luigi nel 1850. Questo poteva, però, spiegarsi con il fatto che Benedetto avesse lasciato la casa paterna da giovane trasferendosi a Villa Potenza.
  2. la seconda considerazione è che a mia memoria, ma anche di tutti i Tombesi maceratesi che ho conosciuto, non si è mai parlato di parentela stretta con qualche Tombesi di Villa Potenza.
  3. la terza considerazione è che non avevo un altro Luigi, nato intorno al 1780 a cui potesse essere attribuita la paternità.

Da un esame più attento e dalla continua acquisizione dei dati ho potuto, invece, stabilire che esiste un altro Luigi, coniugato il 24.11.1808 con Zucconi Lucia (quindi nato probabilmente intorno al 1780/1790), che abitava dalle parti di Villa Potenza (sinottico A2).  Inoltre poiché il primo figlio di Benedetto (Teresa) è nata nel 1843, verosimilmente lui potrebbe essere nato intorno al 1810-1815. Poiché la moglie di questo Luigi, la Zucconi Lucia è morta il 7.12.1810 (due anni dopo il matrimonio) e 15 mesi dopo la nascita del primo figlio (Maria Arcangela) non è escluso che la stessa sia morta in parto, portando alla luce proprio il Benedetto di cui parliamo.

Per questi motivi, al momento, Benedetto è stato collocato al sinottico A2, quale figlio di Tombesi Luigi e Zucconi Lucia.

Luigi, dopo la morte di Lucia, si risposerà l'anno successivo (il 10 agosto 1811) con Maria Nicola Ciucci, detta Framarì dalla quale avrà tre figlie femmine.

Tombesi Giuseppe
figlio di Benedetto

 

TOMBESI Angela Maria

Nata nel 1862 abitava, con la sua famiglia, a Macerata, in fondo alla Pace. Venne soprannominata Marì la piccionara  perché era solita nascondere tra i suoi seni, i piccioni che portava a vendere al mercato, per sottrarli alla vista dei dazieri e così evitare di pagare le tasse allora previste (lu daziu).